sabato 23 luglio 2011

I numeri testimoniano il successo dello sciopero della sosta: i cittadini si sono ribellati alle strisce blu

Dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale di intervenire per ridurre le tariffe del parcheggio multipiano di Latina Scalo, attendiamo gli esiti della discussione in Consiglio, poiché per primi ci siamo battuti per difendere i diritti dei pendolari. Oggi la situazione di chi deve recarsi quotidianamente a Roma per lavoro o per studio è drammatica: il multipiano ha tolto circa duecento stalli gratuiti, sostituiti da una struttura capace di ospitare oltre quattrocento vetture, ma a costi esorbitanti.
Peraltro, nemmeno l’inibizione dell’accesso per la sosta nei terreni limitrofi al parcheggio asfaltato, curiosamente contestuale all’apertura del multipiano, ha favorito l’utilizzo del nuovo parcheggio a pagamento. Chi si reca abitualmente in stazione sa che tale struttura ospita mediamente venti-trenta auto al giorno: da un lato è stato causato un grave danno ai pendolari, privandoli di un imponente numero di aree di sosta, e dall’altro il riscontro economico è risibile. Senza dimenticare che il multipiano è stato realizzato a costo zero per il Comune, per mezzo dei finanziamenti erogati dalla Regione Lazio.
I cittadini hanno compreso che il parcheggio è un loro diritto, specie quello presso la stazione ferroviaria, lontana dodici chilometri dal centro città e priva di un vero servizio pubblico di trasporto urbano. E’ impresa improba cercare di scoprire tragitto, fermate e orari di passaggio degli autobus. La reazione dei latinensi è stata quella che auspicavamo quando abbiamo lanciato lo “sciopero della sosta”: gli automobilisti hanno disertato gli stalli a pagamento, tanto allo Scalo quanto in città. Prova ne sono i numeri: nel primo anno di applicazione del nuovo piano della sosta, che ha reso a pagamento tutti i parcheggi all’interno della circonvallazione, il Comune ha incassato esattamente quanto aveva ricavato l’anno precedente. Con tre differenze, però: la prima è che in precedenza gran parte delle aree di sosta era gratuita, dal momento che col nuovo piano le strisce blu sono più che triplicate, la seconda è che il piano della sosta ha comportato un aumento delle tariffe orarie di oltre il 15 per cento e il pedaggio anche al sabato, la terza è che un importo pari alla metà di quanto introitato dal Comune è entrato nelle casse di Urbania, la società che gestisce i parcheggi. Considerato l’incremento della tariffa, i giorni in più in cui essa viene applicata, e che col nuovo piano della sosta si sono aggiunte 3.500 strisce blu per un totale di 5 mila stalli a pagamento, l’utenza che nell’ultimo anno ha usufruito dei parcheggi a pagamento è rimasta praticamente la stessa di prima. Gli altri hanno seguito i nostri consigli, posteggiando la propria auto al di fuori della circonvallazione e recandosi in centro a piedi. Il successo dello sciopero della sosta ha dato risultati concreti e, come testimoniano le proposte per il multipiano a Latina Scalo, l’amministrazione inizia a correre ai ripari: ora dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa affinché nel centro cittadino possano ritornare le strisce bianche. Di fronte a un servizio di mobilità urbana inadeguato, carente e lacunoso, è impensabile che il Comune possa pensare di fare cassa con i parcheggi a pagamento e, ancor peggio, permettendo a una società privata di lucrare su un bene pubblico. I cittadini di Latina si sono ribellati e hanno fatto sentire la propria voce con azioni concrete, ora sta all’amministrazione comunale dimostrare di aver recepito il messaggio.

Nessun commento:

Posta un commento