venerdì 20 maggio 2011

Una festa per garantire un futuro alla nostra comunità

Oggi pomeriggio, venerdì 20 maggio, alle ore 19 il centrosinistra festeggerà nel Parco Comunale di Latina. Qualcuno si chiederà cosa ci sia da festeggiare, visto che abbiamo perso le elezioni nel capoluogo, e nell'unico centro della provincia chiamato al ballottaggio - Terracina - siamo esclusi dal secondo turno, in cui ci sarà un derby a destra.

Beh, da festeggiare c'è molto. Innanzitutto la grande prova di coesione mostrata a Latina. Uno dei limiti del centrosinistra, di cui tanti elettori si sono sempre lamentati, è la conflittualità interna. Nel corso della campagna elettorale abbiamo remato tutti nella stessa direzione: duecento candidati di lista che hanno puntato sui propri argomenti per convincere l'elettorato, che hanno lavorato alacremente credendo nel risultato di squadra, che non si sono risparmiati mettendo in campo tutte le proprie risorse personali. Per la prima volta a Latina ci abbiamo creduto, non siamo partiti sconfitti, non abbiamo badato solo a raccogliere i voti utili per entrare in Consiglio ma abbiamo cercato di coinvolgere la gente in un nuovo progetto di città. Forse non siamo riusciti a far passare compiutamente il messaggio, forse stiamo ancora pagando per gli errori del passato, ma sicuramente abbiamo cambiato passo: ora sta a noi proseguire su questa strada nell'immediato futuro, e la festa odierna vuole significare anche questo.
Inoltre va riconosciuto l'immane impegno di Claudio Moscardelli, che ci ha creduto da subito, ci ha messo l'anima e il cuore. La sua campagna elettorale è stata perfetta, oserei dire, non riesco ad individuare nemmeno una sbavatura. Non ha convinto solo chi non lo avrebbe votato pregiudizialmente, perché schierato col centrosinistra: ma, mi chiedo visto che è capitato anche a me, possibile che per una elezione amministrativa una persona vada bene se sta da una parte, mentre se sta dall'altra non va più bene? Capirei se ci fosse da scegliere fra due alternative ugualmente affidabili, allora preferisco quella che anche politicamente mi è più vicina, ma l'assistere a una totale sfiducia nei confronti del "solito" centrodestra, lo stesso che ha disamministrato la città per diciassette anni, e poi verificare che quella sfiducia porta comunque a confermare il voto, allora questo mi fa pensare. Esistono ancora sacche di elettorato che votano secondo il proprio interesse, in cui la cosiddetta filiera di potere fa presa perché costituisce la perpetuazione di un meccanismo di consenso basato sulla reciprocità. Questo è ciò che dobbiamo superare, tutti insieme: nulla è buono per noi se non lo è per la società. La scelta migliore per la comunità è la scelta migliore per ciascuno di noi, anche se c'è chi ci promette aiuto per un posto di lavoro, o per la pratica da vidimare, o per l'illuminazione da montare davanti casa. A me, Claudio Moscardelli non ha promesso niente. Ma ero convinto, e lo sono tuttora, che Claudio Moscardelli fosse la scelta migliore per la città di Latina, e per questo l'ho sostenuto con orgoglio.
Anche io non ho chiesto e non ho promesso niente a nessuno, salvo il mio impegno per la città e la totale trasparenza: i trecento che mi hanno scelto per il Comune di Latina lo hanno fatto sulla base di quello che ho proposto, delle idee che ho illustrato e delle motivazioni che mi hanno spinto a candidarmi. Questa è la politica che mi piace, e quella che continuerò a fare. Se volete una spintarella per un'autorizzazione in Comune, un aiutino per un certificato, una raccomandazione per un lavoro o le domande di un concorso sottobanco, rivolgetevi ad altri. Ma sappiate che, quando lo fate, state certificando la vostra sudditanza al potere e state cancellando il futuro di tutti noi giovani, precari, lavoratori solerti, persone oneste e responsabili. Vi volete assumere davvero questa responsabilità?

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