lunedì 9 maggio 2011

Sblocco delle aree per l’edilizia pubblica, cohousing e housing sociale per rispondere alle esigenze abitative di Latina

La casa, insieme al lavoro, rappresenta la prima esigenza di un cittadino. A Latina sono mancate per anni le aree per l’edilizia pubblica e cooperativa, senza le quali è impossibile calmierare il mercato della locazione e offrire un tetto a chi è in condizioni di indigenza o di difficoltà. Servono nuove politiche locali per l’abitare che consentano di trovare casa anche a chi non ha accesso ai mutui, come i giovani precari con contratti a termine, e a chi non può ottenere una casa popolare perché ha redditi superiori a quelli richiesti, ma non è in grado di sostenere gli affitti di mercato: va ricordato infatti che gli affitti massimi dell’edilizia pubblica sono intorno ai 140 euro mensili, mentre sul mercato a Latina è pressoché impossibile trovare alloggi sotto i 450-500 euro al mese.
E’ di tutta evidenza che un lavoratore da 1.200 euro al mese, o una giovane coppia precaria con un reddito di 7-800 euro mensili per ciascuno, non possono spendere più di un terzo delle entrate per l’affitto. Esiste quindi una zona grigia del mercato per la quale servono politiche mirate per l’affitto da parte dei Comuni. La nuova amministrazione dovrà innanzitutto sbloccare le aree per l’edilizia convenzionata, sovvenzionata e agevolata e favorire progetti di cohousing e di housing sociale.
Il cohousing è costituito da insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da spazi destinati all'uso comune gestiti in modo collettivo, ottenendo in questo modo risparmi economici e benefici di natura ecologica e sociale: soluzione eminentemente temporanea, ma particolarmente adatta a rispondere alle esigenze degli universitari, dei lavoratori fuori sede e dei giovani che vogliono uscire dalla famiglia d’origine. L’housing sociale invece consiste nell’assicurare la disponibilità di abitazioni a canoni d’affitto sostenibili dai giovani e dalle nuove famiglie attraverso una partnership tra pubblico e privato, mediante l’investimento in fondi immobiliari locali orientati alla locazione a costi agevolati. E’ un percorso intrapreso da istituzioni e operatori del settore immobiliare per soddisfare i bisogni abitativi delle fasce più deboli della popolazione, che deve trovare efficacia nelle politiche locali del Comune. Infine è necessario incrementare i servizi a favore dei quartieri periferici, affinché non esistano cittadini di serie A e di serie B, e si evitino isolamento e emarginazione urbana.

Nessun commento:

Posta un commento